Oltre ad Alexandre de Rhodes, il pioniere della romanizzazione della lingua vietnamita, i vietnamiti conoscono anche nomi francesi come Pasteur, Yersin e Calmette, che danno il nome a strade di Ho Chi Minh City, Nha Trang e Da Lat. Queste tre figure eminenti sono profondamente rispettate e riconosciute dal popolo vietnamita per il loro contributo inestimabile alla creazione e allo sviluppo dell’Istituto Pasteur di Saigon, dell’Istituto Pasteur di Da Lat e dell’Istituto Pasteur di Nha Trang.
Questi istituti non sono solo monumenti storici, ma anche centri di ricerca e medicina che continuano a svolgere un ruolo fondamentale nella salute pubblica del Vietnam. L’Istituto Pasteur in Vietnam incarna così l’eredità preziosa della medicina francese e rimane un pilastro essenziale nella lotta contro le malattie tropicali ed epidemiche.
A proposito di Louis Pasteur
Louis Pasteur nacque in Francia nel 1822. Soprannominato “il padre della microbiologia”, è considerato uno dei più grandi scienziati di tutti i tempi per i suoi contributi fondamentali all’umanità. Da giovane era appassionato di pittura, ma scoprì pian piano una vocazione ancora più forte per la scienza.
“Con la scienza si supera gli altri”, affermava Pasteur.

All’età di 25 anni, ottenne brillantemente il dottorato in fisica e chimica e si distinse per le sue prime scoperte in cristallografia. In seguito, dimostrò che gli alimenti si deteriorano a causa dei batteri presenti nell’aria, capaci di provocare malattie. Questa scoperta risolse uno dei più grandi misteri della biologia del XIX secolo.
La fama di Louis Pasteur crebbe quando l’imperatore Napoleone III gli affidò la missione di risolvere il problema del deterioramento del vino francese, famoso in tutta Europa ma spesso alterato durante il trasporto. Pasteur spiegò che la degradazione del vino era dovuta alla presenza di germi patogeni e che, riscaldando il vino per alcuni minuti a 55–60°C, era possibile uccidere questi batteri senza alterarne il gusto.
Questo procedimento è oggi noto con il nome di pastorizzazione ed è ampiamente utilizzato per conservare molti alimenti e bevande. Le sue scoperte sulla fermentazione del vino, della birra e dell’aceto rivoluzionarono l’industria alimentare. Salvò anche l’industria della sericoltura identificando una malattia parassitaria che colpiva i bachi da seta.
Una tragedia colpì la sua famiglia quando tre delle sue figlie morirono successivamente di tifo, di cancro, e infine anche suo padre scomparve, tutto nell’arco di sette anni. Lui stesso fu vittima di un ictus che, pur non uccidendolo, lo lasciò emiplegico all’età di 46 anni. Queste prove rafforzarono la sua determinazione nella lotta contro le malattie infettive, portandolo a compiere ricerche fondamentali per comprendere l’origine e la trasmissione delle malattie, sviluppando metodi preventivi e trattamenti efficaci.
Fece numerose scoperte sui batteri, i germi patogeni, l’igiene e la sterilizzazione, dimostrando che ogni malattia infettiva è causata da un tipo specifico di batterio.
Dopo aver sviluppato i vaccini contro il colera dei polli e il carbonchio negli animali, si concentrò sulla ricerca contro la rabbia nell’uomo, una malattia dai sintomi terrificanti e a esito fatale. Il primo esperimento di vaccino su un essere umano avvenne il 6 luglio 1885 sul giovane Joseph Meister, morso da un cane rabbioso: un momento storico che fece di Pasteur un “salvatore dell’umanità”, aprendo la strada alla nascita dell’immunologia.
A seguito del successo del vaccino contro la rabbia, persone da tutto il mondo si recarono da lui per farsi vaccinare. Pasteur comprese quindi la necessità di creare un istituto dedicato alla vaccinazione contro la rabbia. L’Accademia delle Scienze francese lanciò un appello a contributi internazionali per fondare l’Institut Pasteur nel 1887, che successivamente si estese anche alle colonie.
Diresse l’Institut Pasteur di Parigi fino alla sua morte, avvenuta il 28 settembre 1895, all’età di 73 anni. Il governo decretò una giornata di lutto nazionale e, secondo i desideri della sua famiglia, fu sepolto all’interno dell’Institut Pasteur.
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L’impronta di Louis Pasteur in Vietnam

Fondazione degli Istituti Pasteur
132 anni fa, Louis Pasteur, il pioniere dei vaccini, guidò la creazione del primo Istituto Pasteur fuori dalla Francia: l’Istituto Pasteur di Saigon.
All’epoca, il dottor Albert Calmette, uno degli allievi più brillanti di Pasteur, fu incaricato di fondare e dirigere l’Istituto Pasteur di Saigon. Un altro discepolo di Pasteur, il dottor Alexandre Yersin, fondò l’Istituto Pasteur di Nha Trang nel 1895.
Oggi, la “rete Pasteur” conta 33 istituti distribuiti nei cinque continenti. Questi istituti servono i Paesi in cui si trovano, partecipano alla sorveglianza globale delle malattie infettive e collaborano a vari programmi di ricerca. I membri condividono un obiettivo comune: utilizzare la scienza per migliorare la salute delle popolazioni di tutto il mondo.
Secondo l’ex ministra della Sanità vietnamita, Nguyễn Thị Kim Tiến, tra i 33 Istituti Pasteur presenti nel mondo, il Vietnam è l’unico Paese a ospitarne tre: l’Istituto Pasteur di Ho Chi Minh City, l’Istituto Pasteur di Nha Trang,e l’Istituto Nazionale di Igiene ed Epidemiologia di Hanoi (fondato nel 1945). L’Istituto Pasteur di Parigi ha sostenuto la creazione del laboratorio di diagnosi dell’HIV a Ho Chi Minh City, grazie al quale è stato individuato il primo caso di HIV in Vietnam, oltre a formare specialisti e trasferire competenze ad altre strutture.
Oggi, gli Istituti Pasteur in Vietnam sono diventati centri di riferimento regionali nella prevenzione sanitaria, leader nella cooperazione internazionale, nella ricerca scientifica e nell’applicazione delle tecniche più avanzate per combattere le malattie infettive e proteggere la salute pubblica.
Inoltre, questi istituti sono all’avanguardia nella diagnostica, nella ricerca in microbiologia, immunologia, biologia molecolare, e nello sviluppo di vaccini, contribuendo in modo significativo: all’eradicazione della poliomielite, all’eliminazione del tetano neonatale, al controllo dell’influenza A/H5N1, alla prevenzione di dengue, malattia mano-piede-bocca, Covid-19 e molte altre.
Ricerca e trattamento della rabbia
Il celebre lavoro di Pasteur sulla rabbia ha avuto un impatto importante anche in Vietnam. La tecnica di vaccinazione antirabbica da lui sviluppata è stata applicata negli Istituti Pasteur, salvando migliaia di persone morse da cani infetti.
Queste ricerche non solo hanno protetto la salute umana, ma anche quella animale, contribuendo a sensibilizzare la comunità sull’importanza della vaccinazione e delle cure sanitarie preventive.

Educazione e formazione
Gli Istituti Pasteur in Vietnam fungono anche da centri di formazione per numerose generazioni di scienziati, medici e tecnici sanitari. Hanno trasmesso conoscenze e tecniche avanzate in microbiologia e medicina, contribuendo a migliorare la qualità dei servizi sanitari e della ricerca scientifica nel paese.
La presenza di questi istituti ha incoraggiato lo sviluppo di numerosi programmi di ricerca collaborativa internazionale, aprendo opportunità di scambio e apprendimento tra scienziati vietnamiti e colleghi di tutto il mondo.
Eredità e impatto duraturo
L’eredità di Louis Pasteur in Vietnam non si limita alle ricerche e agli istituti che portano il suo nome, ma si manifesta anche attraverso i notevoli progressi in campo medico e nella sanità pubblica. Le idee e i metodi di Pasteur sono stati proseguiti e sviluppati dalle generazioni successive, svolgendo un ruolo cruciale nella lotta contro le malattie infettive e nel miglioramento della qualità della vita dei vietnamiti.
Oggi, gli Istituti Pasteur in Vietnam restano leader nella ricerca medica e nella prevenzione delle epidemie, portando avanti la missione avviata da Louis Pasteur. La sua impronta è quindi ancora viva e continua ad avere un impatto positivo sulla salute pubblica e lo sviluppo della medicina nel paese.